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files/Avviso-Pubblico-3.2016-PON-Inclusione.pdfLe domande devono essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 2 settembre 2016 ed entro le ore 16:00 del 30 dicembre 2016. Per la lotta alla povertà vengono stanziati quasi 500 milioni di euro, a favore dei Comuni, per il sostegno dei beneficiari del Sia-Sostegno per l'inclusione attiva. Tale somma si aggiunge ai 750 milioni destinati appunto al sostegno economico delle famiglie che si trovano in particolari condizioni di povertà. Al riguardo è stato pubblicato il Bando per finanziare i progetti di sostegno per l'inclusione attiva SIA, vale a dire quella misura del "piano nazionale di lotta alla povertà e all'inclusione sociale" che condurrà all'adozione del cosiddetto "reddito dell'inclusione" attualmente in discussione in fase avanzata nel Parlamento. Il provvedimento contempla l'erogazione di un sussidio economico ai nuclei familiari in particolari condizioni di povertà, all'interno dei quali sono presenti minori, figli disabili o donne in gravidanza, ma in coesistenza con l'adozione di un progetto di attivazione sociale e lavorativa, sottoscritto dal nucleo familiare, con i servizi sociali. Parliamo di risorse disponibili, per tali interventi, pari a 750 milioni che sosterranno, da proiezioni fatte, circa 200 mila famiglie, almeno 500 mila minori e quasi 1 milione di soggetti. Le domande devono essere presentate dai Comuni capofila degli Ambiti territoriali, utilizzando esclusivamente i modelli predisposti dall'Autorità di Gestione e scaricabili dal sito, tramite invio di posta elettronica certificata all'indirizzo dginclusione.div2@pec.lavoro.gov.it a partire dalle ore 12:00 del 1 settembre 2016 ed entro le ore 16:00 del 30 dicembre 2016. Tali dotazioni finanziarie rappresentano la sostanza dell'avviso pubblico rivolto ai Comuni coordinati a livello di ambiti territoriali. Le proposte progettuali devono ricondursi allo svolgimento di determinate funzioni tra le quali spicca la promozione di accordi di collaborazione con le Amministrazioni competenti in materia di servizi per l'impiego, tutela della salute e istruzione, ma anche soggetti privati attivi negli ambiti degli interventi di contrasto alla povertà ed enti non profit. L'avviso in questione individua tre macro-aree per le azioni ammissibili ai finanziamenti. Azione A: rafforzamento dei servizi sociali Azione B: inerventi socio-educativi e di attivazione lavorativa Azione C: promozione di accordi di collaborazione in rete (tra le quali le attività dei centri per l'impiego) Le proposte progettuali devono essere presentate dall'Ente capofila e strutturate in una unica proposta. Le risorse stanziate per finanzire i progetti che fanno parte del Fondo sociale europeo programmazione 2014-2020 dal PON inclusione da realizzare nel periodo 2016-2019 e suddivise in tre tipologie di Regioni (più sviluppate, meno sviluppate, in transizione).

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